DER: opzioni di flessibilità limitate in Europa

La mappatura del meccanismo di adeguatezza delle risorse di smartEn ha indicato che le risorse di generazione tradizionali prevalgono sulle tecnologie distribuite.

Lo studio, che aggiorna le precedenti mappature della flessibilità lato domanda ed esamina quattordici paesi principalmente nell’Europa occidentale, rileva che le principali barriere continuano a essere i limiti alle piccole risorse distribuite e all’aggregazione.

Inoltre, i requisiti di progettazione e prequalificazione del prodotto raramente includono la tecnologia e spesso creano barriere implicite alla partecipazione, mentre un approccio basato sul mercato all’adeguatezza delle risorse è raro con gli appalti effettuati principalmente tramite gare d’appalto o contratti bilaterali.

Lo studio rileva che gli asset lato domanda più comuni che partecipano sono carichi industriali attraverso schemi di interrompibilità, che sono stati appositamente progettati per loro.

Tuttavia, pur fornendo un’interessante opportunità per i grandi consumatori di elettricità, in alcuni casi, come in Germania, questi schemi possono entrare in conflitto con il disegno tariffario, creando segnali contraddittori.

In termini di paesi con meccanismi di adeguatezza delle risorse, lo studio rileva che Francia e Belgio si distinguono.

In Francia, la partecipazione delle risorse lato domanda ai meccanismi di adeguatezza delle risorse è avanzata rispetto ad altri paesi dell’UE, sebbene ancora piuttosto limitata rispetto alla
generazione tradizionale.

L’adeguatezza delle risorse in Francia è garantita da un meccanismo di capacità a livello di mercato. Per garantire la sicurezza del sistema è inoltre organizzata una gara d’appalto per carichi interrompibili. Inoltre, l’operatore di sistema francese contrae capacità tramite una gara annuale di demand response.

Ad oggi, circa il 3% della capacità totale certificata nel mercato francese è rappresentato dalla risposta alla domanda.

In Belgio nell’aprile 2021 è stato introdotto un nuovo meccanismo di remunerazione della capacità basato su opzioni di affidabilità per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a partire dal 2025.

La partecipazione della gestione della domanda e dello stoccaggio alla prima asta è stata significativamente inferiore rispetto alle centrali elettriche convenzionali, ma è ragionevole attendersi una maggiore partecipazione della capacità lato domanda alla prossima asta.

Nessun meccanismo ideale di adeguatezza delle risorse

“Non esiste un meccanismo ideale di adeguatezza delle risorse e esistono ancora troppi ostacoli alle risorse lato domanda in tutta Europa”, afferma Michael Villa, direttore esecutivo di smartEn, in merito ai risultati.

“La Commissione [europea] dovrebbe garantire che tutti i mercati e tutti i meccanismi siano pienamente conformi al principio della parità di trattamento sancito sia dal regolamento UE sull’energia elettrica che dalle nuove linee guida sugli aiuti di Stato per la sicurezza dell’approvvigionamento. Questa è una priorità di efficienza del sistema, altrimenti i costi della decarbonizzazione aumenteranno”.

Il rapporto di studio sottolinea che, in generale, i meccanismi di adeguatezza delle risorse sono uno strumento utile per mantenere la stabilità del sistema e affrontare i problemi di adeguatezza delle risorse.

Con un previsto aumento dei requisiti di capacità in tutta Europa, a causa della maggiore volatilità delle energie rinnovabili e della disattivazione degli impianti di generazione tradizionali, i meccanismi di adeguatezza delle risorse svolgeranno un ruolo chiave nel garantire la stabilità del sistema.

La flessibilità sul lato della domanda e un approccio basato sul mercato saranno determinanti per garantire una rete stabile a costi competitivi, conclude il rapporto.

I paesi mappati nello studio oltre a Belgio e Francia sono Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo e Svezia, insieme a istantanee su Bulgaria, Lituania e Spagna.