Marketing e sostenibilità: l’importanza della Single Customer View

Il mondo del gioco ha superato ampiamente e già da tempo i confini della “sala”. Oggi il gioco online è una realtà forte, che si è imposta negli ultimi tempi sempre maggiormente tra gli smartphone e i dispositivi degli utenti. Eppure, i pericoli restano dietro l’angolo. Un settore in crescita non può permettersi di prendere sottogamba i rischi che il gioco – se abusato – comporta. Nessun operatore, fortunatamente, ha preso alla leggera la missione e anzi tutti – coadiuvati dagli organi Statali – stanno lottando per contrastare l’effetto collaterale del gioco abusato: la dipendenza patologica. L’azione congiunta si è mossa in tanti modi, con limitazioni e linee di aiuto sempre reperibili, ma il vero esempio arriva dalla Gran Bretagna, che sta promuovendo l’arma forse più efficace.

Il Betting And Gaming Council ha deciso di scendere in campo investendo sempre maggiormente nella Single Customer View, la visione personalistica del consumatore, in modo tale da attenzionare il comportamento di un singolo giocatore per poi intervenire. Normalmente, la Single Customer View viene utilizzata per personalizzare le offerte di marketing creando annunci che siano specifici per le esigenze del singolo utente, ma risulta un’arma efficace anche contro la ludopatia. Perché consente, principalmente, di analizzare il comportamento dell’utente grazie al machine learning. Se l’utente mostra tracce di comportamento pericoloso o ossessivo, si può intervenire con limiti alle giocate e messaggi in cui si consiglia di prendere una pausa, o ancora con messaggi di aiuto psicologico.

È un provvedimento preoccupante, anche perché i dati sulla ludopatia nel Regno Unito sono preoccupanti e coinvolgono anche i minori: secondo il report di Young People and Gambling, il gioco non controllato è cresciuto soprattutto tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 16 anni. Stando ai regolamenti, gli under 18 non potrebbero giocare d’azzardo, eppure gestori senza scrupoli e gioco illegale controllato dalla criminalità organizzata sono due nemici che esistono e approfittano di tali situazioni. I casinò autorizzati stanno correndo ai ripari serrando ancora di più i controlli. Tim Miller, direttore della Gambling Commission, sostiene: “Abbiamo accolto con favore l’impegno iniziale che abbiamo ricevuto dalle società di gioco d’azzardo e dal loro ente commerciale per sviluppare e provare una soluzione. Tuttavia, abbiamo anche riconosciuto le domande che esistevano su come raggiungere questo obiettivo in modo conforme alla legge sulla protezione dei dati. Ecco perché abbiamo collaborato con il Commissario per le informazioni in una fase iniziale e siamo lieti che siano stati in grado di fornire assicurazioni che i requisiti sulla protezione dei dati non devono costituire un ostacolo al progresso”.

È ora che anche gli operatori italiani – e gli organi dello Stato – ragionino sull’utilizzo della Single Customer View: in Italia la ludopatia si combatte con altri strumenti, grazie ai controlli degli operatori e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Uno dei provvedimenti è stato inasprire i controlli sul gioco praticato dai minori e specificare in modo più chiaro la necessità di essere maggiorenni per iscriversi ai siti di gambling.

La Single Customer View sarebbe un supporto non da poco. D’altronde, numerose aziende stanno utilizzando questo metodo per fornire ai propri clienti esperienze migliorate e personalizzate. Con il gambling si avrebbe un secondo effetto positivo: si offrirebbe un’esperienza anche più sicura. D’altronde, il marketing ha fatto passi in avanti da gigante implementando i nuovi strumenti tecnologici e assicurando offerte personalizzate con l’analisi dei dati. Ma, al tempo stesso, non può esimersi da un fattore essenziale: il controllo e la tutela della salute dei propri utenti.